martedì 23 aprile 2013

LE VIRTU'

Le Virtù di Lilla e Ladi



Nel precedente post ho accennato alle virtù. Un piatto di origine contadina, anticamente nato dall'ingegno delle massaie, che mettendo insieme i rimasugli delle dispense, con le erbe e i legumi freschi della imminente primavera, riuscivano a "dar da mangiare" alle proprie famiglie. Questa tradizione (fortunatamente con finalità diverse) è sopravvissuta nell'intero territorio provinciale, ma trova il massimo della popolarità a Teramo dove non c'è famiglia o ristorante che il 1° maggio non serva questo succulento piatto. Anche a  Montorio la tradizione viene rispettata e chi si accinge a prepararle usa invitare a pranzo un gran numero di amici, visto che preparare piccoli quantitativi risulta particolarmente difficoltoso (ricordo ancora quando mia suocera cucinava le virtù: prima che la famiglia potesse pranzare, avveniva una vera e propria "distribuzione" tra amici e parenti). In questo caso siamo stati invitati dai nostri cognati, Ladi e Lilla, che ne hanno preparato oltre 50 porzioni (forse anche di più!). Vi posto la loro ricetta e alcune foto per darvi più o meno l'idea della preparazione. Le virtù non si improvvisano, ma richiedono un'attenta e lunga preparazione. Bisogna mettere "a mollo" i legumi per 12 -18 ore. Le cotenne, i  piedi e i pezzi di prosciutto sono da mettere a bagno per due tre giorni cambiando spesso l'acqua. Capirete quindi l'impegno che richiedono, e pensate che mia cognata per l'occasione ha utilizzato oltre 4 Kg di fagioli misti! Preciso che bisogna usare ogni tipo di pasta, fresca e secca, normale e colorata, tortellini ecc. ma in questo caso abbiamo usato solo pasta fresca di diversi colori e diversi formati.

Ogni famiglia aggiunge o toglie qualcosa alla ricetta ed oltre agli ingredienti utilizzati da noi, a Teramo vengono aggiunte anche polpettine di carne, il finocchietto selvatico, la borragine, i carciofi fritti. 

Ingredienti:
Verdure: Bietoline fresche di campo a coste piccole, zucchine, carote, cipollotti freschi, sedano
Legumi secchi: fagioli di tutti i tipi, lenticchie, ceci, farro, soia.
Legumi freschi: fave e piselli
Maiale: cotenna, piedi, orecchie, prosciutto.
Lardo (battuto con maggiorana e aglio)
Procedimento:
Lavare bene, tagliare a pezzettini tutte le verdure e lessarle in poca acqua salata.
I legumi secchi vanno ammollati per 12/18 ore e lessati separatamente (per tipo)
Fave e piselli freschi cuocere separatamente con olio e cipolla
Il Maiale deve stare a bagno per un paio di giorni, deve essere tagliato a pezzettini e infine lessato
Quando tutto è pronto, bisogna riunire in una grossa pentola, le verdure, i legumi secchi e quelli freschi e il maiale. Aggiungere il battuto di lardo e far cuocere a fuoco lento e basso fino a quando non è tutto cotto. In questo caso ci sono volute circa 3 ore. Aggiustate di sale, lessate la pasta, unite al minestrone e servite.


















giovedì 11 aprile 2013

PANE FRITTO

Pane fritto
Quando ero piccola mia mamma mi faceva sempre il pane fritto per merenda. L'altra sera mi è tornata in mente questa ricetta e non ho perso tempo, in due minuti li ho preparati e devo dire che a mio figlio sono piaciuti molto. Sono veramente sfiziosi, provateli

Fette di pane tagliate a metà
uova 
sale
olio per friggere.

Procedimento:
Battere le uova con un pizzico di sale, bagnare le fette di pane nelle uova e friggere in olio bollente. Quando sono dorate, scolarle su carta assorbente e servire.




PS: forse non è una vera ricetta, ma si preparava quando non c'erano molte merendine in giro o schifezze varie, 

BIGIOTTERIA 3 VARIE
















Le mie ultime idee. Vi piacciono?

venerdì 5 aprile 2013

In ricordo delle vittime del terremoto dell'Aquila

Lorenzo, Arianna e Federica


Domani 6 aprile 2013, triste anniversario del terremoto dell'Aquila. Lorenzo amico fraterno di mio figlio, Federica, Arianna, non vi dimenticheremo mai.
In loro ricordo voglio pubblicare questa bellissima poesia che il nostro concittadino  Francesco Barnabei ha dedicato loro.

Resiste
un orologio su un muro
appeso alla parete dimezzata
mentre segna inerme 
ancora le tre ed altro
Resiste
uno stendi panni 
mentre porta ancora 
le vesti asciutte
dalla polvere secca
di macerie lontane
resiste 
al tempo fermato
un calendario appeso 
rimasto sul mese di Aprile
leggermente inclinato 
al chiodo di ruggine 
nella crepa di assestamento
Resiste
un Armadio aperto
dalle ante allargate
capiente di ricordi 
di gesti usuali al mattino
ed alle uscite serali
Resiste 
alla voglia 
Un uomo seduto
con le mani sul volto
e gli occhi abbassati
accenna un sorriso 
mentre accende una sigaretta 
tira su un respiro 
Resiste 
L'Aquila 
sospirando
ed ecco arrivare
un altro 6 aprile

francesco barnabei


Grazie Francesco per questa toccante poesia